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Terzo rapporto dell’Osservatorio sul mercato immobiliare

Nomisma ha presentato il terzo rapporto dell’Osservatorio sul mercato immobiliare per il 2020.

Il rapporto comincia mettendo in evidenza come il mercato immobiliare italiano abbia mostrato un’insospettabile capacità di resistenza alla prima ondata pandemica che ha colpito il Paese.

Nella fase post lockdown il settore immobiliare ha ripreso le attività con slancio, complici anche le intenzioni di acquisto da parte delle famiglie. A ciò si è associato anche l’atteggiamento espansivo che, grazie all’irrisorio costo del capitale, le banche hanno inizialmente mantenuto.

L’approccio delle banche è mutato nelle ultime settimane, a causa dell’intensificazione della seconda ondata. Gli istituti di credito paiono aver mutato orientamento, adottando un approccio più attento e selettivo.

Le prospettive nel comparto residenziale

Secondo l’analisi di Nomisma, l’attuale situazione determinata dal lockdown e dal conseguente impoverimento, porterà il settore residenziale ad attestarsi su volumi di compravendita inferiori del 20% rispetto al 2019 per quasi un triennio.

A confermare questo trend ci sarebbe il ridimensionamento dei prezzi registrato negli ultimi due semestri, anche se si tratta ancora di un calo di lieve entità.

ITALIA – NUMERO DI COMPRAVENDITE RESIDENZIALI ANNUALI
E PREVISIONI 2020-2023 (in migliaia)

Le prospettive nel mercato corporate

Secondo quanto riportato dall’Osservatorio sul mercato immobiliare di Nomisma, la ridefinizione dei canoni di mercato che, partendo dal settore commerciale si sta ora allargano a quello direzionale, finirà per imporre una svalutazione dei riferimenti patrimoniali. Tale svalutazione è dovuta anche all’incremento dei saggi di rendimento che scaturisce dall’accresciuta percezione di rischiosità.

In questi mesi il mercato corporate ha fatto registrare una ricomposizione di tipologie e provenienze degli investitori che ha consentito di limitare gli effetti su turnover e valori.

L’analisi mette in evidenza come la rimodulazione dei canoni locativi, associata a una risalita dei tassi di capitalizzazione porterebbero ad un ribasso dei riferimenti patrimoniali. Di conseguenza si innalzerebbe l’incidenza del debito sul valore degli attivi.

MERCATO CORPORATE

In conclusione, Nomisma ritiene che l’ottimismo indotto dalla risposta emotiva post-lockdown abbia lasciato spazio, con il riproporsi dell’ondata virale, ad una maggiore consapevolezza degli effetti profondi che la pandemia produrrà su bilanci familiari e aziendali.

Il Team di InstantRender