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La ripresa del real estate dipende dai vaccini

In un recente articolo, Il Sole 24 ore mette in evidenza come la ripresa del real estate dipenda dai vaccini e quindi dall’andamento delle campagne di somministrazione ai cittadini.

L’articolo si basa sul rapporto “Real estate convictions Europe” stilato da Preim, società francese che gestisce 26 miliardi di asset. Considerando l’arco temporale 2021-2025, l’andamento del settore immobiliare nei singoli Paesi europei dipenderà proprio dal successo delle campagne vaccinali messe in atto.

Nella peggiore delle ipotesi, se la distribuzione dei vaccini alla popolazione dovesse andare a rilento, il mercato immobiliare potrebbe tornare ai livelli pre-Covid nel 2023.

Le conseguenze del Covid-19 in Europa

A causa della pandemia dovuta al Covid-19 l’Europa ha visto un calo del 30% degli investimenti immobiliari. In cima ai settori più colpiti ci sono stati il retail e il settore alberghiero. Hanno resistito meglio uffici, residenziale e health care, ma solo nelle fasce di qualità.

A chiusura del 2020 il settore degli uffici ha subito una contrazione degli investimenti pari al 34%. Secondo il rapporto, gli investimenti sono stati diretti verso immobili di qualità alta e con attrattività internazionale.

Il settore del retail, già in contrazione prima della pandemia, ha subito un ulteriore colpo a causa dei lockdown con un calo degli investimenti del 18,5%.

Nel comparto residenziale il calo è stato del 14%. E’ stato il settore che nel 2020 è riuscito di più ad attrarre investimenti, in quanto percepito come un rifugio in tempi di Covid.

In ambito sanitario la contranzione degli investimenti è stata del 17%, mentre il settore alberghiero è stato quello più colpito dalla pandemia con un -65%. Ma, se la campagna vaccinale darà buoni risultati, secondo gli esperti sarà proprio quest’ultimo settore a subire il maggior rimbalzo già nel 2021.

L’articolo completo è disponibile a questo link

Il Team di InstantRender