Skip links

Com’è cambiato il settore immobiliare a causa della pandemia

Idealista ha pubblicato un articolo nel quale ha chiesto ad alcuni esperti di spiegare com’è cambiato il settore immobiliare a causa della pandemia. Dopo un anno, infatti, è sempre più evidente come l’emergenza dovuta al Covid-19 abbia modificato le richieste di chi cerca casa e quindi i trend abitativi.

Le opinioni degli esperti

Francesca Fantuzzi, responsabile dell’Ufficio Studi del Gruppo Gabetti, sottolinea come il mercato residenziale sia quello che ha dimostrato maggiore resilienza durante questo anno. Il settore ha infatti chiuso il 2020 con un calo del 7,7%, ma nella seconda parte dell’anno ha registrato anche degli aumenti. Fantuzzi ritiene che la pandemia abbia accellerato alcuni trend che erano già in atto: dagli spazi polifunzionali, agli ambienti più ampi, alla necessità di sfoghi esterni come balconi e giardini. La pandemia ha anche modificato le modalità di vendita delle agenzie che hanno virato sempre di più verso il virtuale e il digitale.

Secondo Vincenzo de Tommaso, responsabile dell’Ufficio Studi di Idealista, va notato come nonostante la situazione nel 2020 i prezzi delle case abbiamo registrato un +2,6%. Nei prossimi mesi ci si dovrà aspettare un’inversione di tendenza e questo potrà dare un’ulteriore spinta alle compravendite. Un altro elemento che ha segnato lo scorso anno è stato lo spostamento delle aree di ricerca. La necessità di spazi più ampi ha infatti implementato le ricerche in zone non centrali e nell’hinterland delle città, così come nei centri più piccoli.

Per Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, la fase negativa delle compravendite proseguirà fino alla stagione estiva. I motivi sono legati anche questioni pratiche come la limitata possibilità di vedere le abitazioni, ma quando la campagna vaccinale sarà completata c’è da aspettarsi un rimbalzo positivo con una conseguente ripresa.

Santino Taverna, presidente di Fimaa, ritiene che il Covid-19 abbia cambiato il settore immobiliare, ma che l’impatto sia stato più contenuto di quanto ci si potesse aspettare. Dopo il periodo di lockdown si è registrata una ripresa delle compravendite residenziali e anche i prezzi non hanno subito contraccolpi. A subire di più le conseguenze della pandemia è stato il comparto degli immobili commerciali e anche il mercato degli uffici è in contrazione. Anche secondo Taverna la pademia è stato uno spartiacque nelle modalità di lavoro delle agenzie, con l’introduzione di una maggiore componente digitale nel processo lavorativo.

Fabiana Megliola, responsabile dell’Ufficio Studi di Tecnocasa, mette in evidenza il cambiamento della domanda che ha portato a buone performace nelle zone semicentrali e periferiche, nei comuni non capoluogo e negli hinterland delle città. Anche secondo Megliola nel 2021 ci si dovrà aspettare un calo dei prezzi, ma anche un recupero delle transazioni. Punto cruciale per le sorti del mercato immobiliare saranno la tenuta dell’economia e dei posti di lavoro. Tecnocasa, come gli altri gruppi, pone l’attenzione sulle modalità operative che hanno visto una più profonda sinergia tra gli stumenti online e offline.

L’articolo completo a questo link

Il Team di InstantRender