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Primo rapporto 2021 sul mercato immobiliare

Nomisma ha realizzato il primo rapporto 2021 sul mercato immobiliare nel quale ha analizzato l’andamento del settore durante lo scorso anno.

La situazione in sintesi

Innanzitutto, è evidente dai dati come la gravità della pandemia abbia avuto solo in parte un riflesso sull’andamento del mercato. Il settore, infatti, è riuscito a contenere gli arretramenti, sia nel mercato al dettaglio che in quello corporate.

Un elemento che ha contribuito a rilanciare il settore nella seconda parte del 2020 è stato sicuramente il sistema creditizio. Ad alimentare la ripresa sono stati, da una parte, la domanda che è stata sostenuta da mutui e, dall’altra, l’ingente quantità di liquidità presente nel sistema che in parte è stata indirizzata verso il settore.

I dati del settore residenziale

Il calo delle transazioni registrato a fine 2020 è stato molto inferiore rispetto alle previsioni formulate durante l’anno. In particolare, il settore residenziale con il suo -7,7% rappresenta un risultato migliore anche delle aspettative più ottimistiche ed ed stato dovuto anche al dinamismo mostrato dalle aree fuori dai maggiori centri urbani.

Anche dall’analisi di Nomisma emerge come la pandemia abbia modificato le richieste della domanda e quindi la composizione delle soluzioni scelte sul mercato. Inoltre, i dati mostrano solo un lieve calo nelle quotazioni (-2% nei centri urbani e -0,7% nelle aree intermedie), nonostante la fragilità del contesto economico di riferimento.

I dati del settore commerciale e corporate

Come nel caso degli immobili residenziali anche quelli di impresa hanno registrato un calo meno accentuato nella seconda parte dell’anno rispetto ai primi mesi (rispettivamente -8,3% e -25,1%). In questo ambito un importante attivatore di mercato è stato il settore dei magazzini, che da solo ha rappresentato il 50% del mercato non residenziale al dettaglio.

Il comparto degli immobili corporate ha subito un calo complessivo del 30%, nonostante l’attivismo della componente domestica che ha acquisito maggiore centralità, vista la prudenza degli investitori stranieri.

Conclusioni

Secondo quanto riportato nel rapporto sul mercato immobiliare, nonostante nel 2020 il ridimensionamento delle transazioni sia stato modesto, non si deve supporre che il rischio di un calo più consistente sia scongiurato o che, comunque, non si possa protrarre una fase di debolezza. Perchè le prospettive di un rilancio possano consolidarsi è necessario un progressivo ritorno dell’economia a livelli pre-Covid, con un’accelerazione che dovrà avvenire già nella seconda parte dell’anno in corso.

Il Team di InstantRender