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Le previsioni sul mercato immobiliare di Nomisma

Nomisma ha presentato un nuovo rapporto con le previsioni sul mercato immobiliare nel triennio 2021-2023.
In questo momento il clima di fiducia delle famiglie è migliorato ed è tornato ai livelli pre-pandemia, ma è necessario restare prudenti perché, sostiene il CEO Luca Dondi, “le iniziative che hanno arginato le perdite dell’anno scorso ora sono in scadenza, un rischio che si aggiunge al calo del Pil 2020 che ha sfiorato il 9% nonostante le misure di salvaguardia”.

La percezione delle famiglie e il mercato immobiliare

L’indagine di Nomisma mostra che il 40% delle famiglie ha risparmiato meno o non è riuscita a risparmiare rispetto all’anno precedente. Il 75% delle famiglie vede problemi e criticità nella seconda parte dell’anno e all’inizio del 2022, ma relativamente al proprio nucleo familiare si sentono sicure.

Proprio questa sicurezza spinge l’intenzione di spesa delle famiglie italiane in termini di compravendite o migliorie della propria abitazione. I nuclei famigliari che hanno dichiarato di voler cambiare casa sono 3,3 milioni, ma di questi solo 800mila potranno effettivamente realizzare il loro intento. Si tratta comunque di una cifra superiore alle 500mila transazioni che vi sono state nel 2020. Le previsioni sulle compravendite 2021 (c.a. 558mila) tornano, dunque, vicino ai livelli del 2019 anche se con un calo del 7,7 per cento.

Quasi l’80% delle compravendite avverrà tramite mutui. Continuano quindi le erogazioni da parte delle banche con tassi molto bassi e spread contenuti. Da non sottovalutare, però, i dati che mostrano un aumento delle rate scadute di quasi il 54% rispetto al 2020 e la crescita del 9,1% delle probabili inadempienze.

Le previsioni fino al 2023

Le previsioni sul mercato immobiliare di Nomisma mostrano che il settore ha per circa l’80% come motivazione all’acquisto la prima casa o la sostituzione di quella attuale. Resta ferma la motivazione a scopo di investimento e la ricerca si concentra in particolare nell’hinterland e fuori dai capoluoghi.

Complessivamente le compravendite torneranno intorno alle 600mila nel 2021, per raggiungere le 651 mila nel 2023, recuperando i livelli previsionali del 2019.
Le previsioni di Nomisma dicono che mediamente sia i canoni di affitto che i prezzi di acquisto subiranno un rialzo. In particolare per quanto riguarda i prezzi, il segno più si registrerà sia per abitazioni che per uffici e negozi.

Stazionaria, invece, la situazione degli investimenti in tutti i segmenti a causa dell’aumento di morosità e vacancy, cresciute rispettivamente nel 75% e nel 62% dei casi negli ultimi 12 mesi.

Il Team di InstantRender