I dati delle compravendite immobiliari nel settore residenziale mostrano, nel primo trimestre di quest’anno, un rialzo dei volumi in tutte le aree territoriali. È quanto emerge dal rapporto dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate.
Una panoramica del primo trimestre 2022
Il primo trimestre mostra una crescita del 12% rispetto allo stesso trimestre del 2021. Le unità compravendute sono state oltre 181.000, quasi 20 mila in più rispetto allo stesso trimestre del 2021.
È evidente una differenza tra i capoluoghi (+11,1%) e i comuni minori, non capoluogo che crescono in maniera superiore (+12,5%). Rispetto al I trimestre 2021, l’aumento degli scambi supera il 13% in tutta Italia, tranne nel Nord Est. Qui la crescita si ferma al 6,5%, mentre nei comuni minori del Centro e delle isole si registrano picchi del 16%.
Prendendo in considerazione le dimesioni delle abitazioni compravendute emerge un lieve calo della superficie media (-1,2 mq). La crescita degli scambi però coinvolge tutti i tagli abitativi. In particolare, si registra una crescita relativamente maggiore delle abitazioni di tagli medio-piccoli. Tra queste, le abitazioni di dimensione compresa tra 50 mq e 85 mq riguardano la quota maggiore degli acquisti (30,9%) e mostrano il tasso di crescita più elevato (+14,5%).
Tra gli acquisti di immobili residenziali quelli effettuati da persone fisiche sono stati 173.700, ovvero il 96% del totale. Di queste compravendite il 67% sono state acquistate usufruendo dell’agevolazione “prima casa”, una percentuale in crescita rispetto ai trimestri precedenti. Inoltre, il 51,9%, degli acquisti è stato finanziato con mutui a garanzia dei quali è stata iscritta ipoteca sullo stesso immobile compravenduto.
Il rapporto sulle compravendite immobiliari presenta anche la differenziazione tra acquisto di abitazioni nuove e abitazioni esistenti. Nel primo trimestre 2022 è stato stimato l’acquisto di circa 14.800 nuove abitazioni pari all’8,2% del totale delle abitazioni compravendute. Si tratta di un aumento del 10,2% rispetto allo stesso periodo del 2021.
Considerando l’arco temporale che va dal 2011 al 2022 è evidente un calo di compravendite per le nuove abitazioni. Si è infatti passati dalle quasi 26.000 stimate a inizio periodo, alle circa 14.800 dell’ultima rilevazione, un volume quasi dimezzato.
Le compravendite immobiliari nelle grandi città
Nelle otto principali città italiane si registrano quasi 4.000 abitazioni compravendute in più rispetto al primo trimestre 2021. Si tratta di una crescita del 14,1%, un tasso superiore alla media nazionale.
Milano è la città che guida i rialzi, con +36% di acquisti rispetto al primo trimestre del 2021. Seguono, a distanza, Palermo, Bologna e Firenze, con tassi sopra il 10%. Roma, in cui si concentra circa il 30% del mercato complessivo delle metropoli, con oltre 9 mila transazioni fa registrare un +6,4%.
Anche nelle principali città italiane la quota prevalente di acquisti (oltre il 40%) riguarda i tgli abitativi medio piccoli, con oltre 12.000 unità scambiate nel complesso delle 8 grandi città.
In confornto al primo trimestre 2021, la crescita è generalizzata per tutti i segmenti dimensionali, ma sono le abitazioni più piccole ad ottenere i maggiori rialzi e si riscontrano tassi anche negativi, a Genova, Torino, Palermo e Bologna, per i tagli più grandi.
Il rapporto completo è disponibile a questo link.
Il Team di InstantRender