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Real Estate Crowdfunding: la situazione in Italia

La School of Management del Politecnico di Milano ha realizzato il 7° Report italiano sul CrowdInvesting che presenta i dati rilevati nel 2022 fino al mese di giugno. Siccome il comparto del real estate continua ad essere un ‘motore’ importante per il crowdinvesting italiano, una sezione del report è specificatamente dedicata al real estate crowdfunding in Italia.

I modelli di business nel real estate crowdfunding

Prima di procedere con i dati, facciamo un breve riepilogo sui modelli di business legati al crowdfunding in ambito immobiliare.

Esistono infatti tre tipologie di piattaforme real estate:

  1. piattaforme equity in cui l’investimento avviene attraverso sottoscrizione di titoli di proprietà del capitale di un veicolo societario che promuove il progetto immobiliare. In alcuni casi, precisamente normati, l’investitore è iscritto come proprietario diretto dell’immobile
  2. piattaforme lending in cui l’investimento avviene prestando denaro ai promotori del progetto immobiliare. L’investitore riceve una remunerazione, che può essere fissa o indicizzata. Su queste piattaforme di solito viene aperto un ‘wallet’ su cui l’investitore deposita il denaro che serve per alimentare gli investimenti e a riscuotere capitale e interessi
  3. piattaforme ibride che prevedono entrambi i modelli

I risultati dell’equity crowdfunding

Nell’ambito dell’equity crowdfunding al 30 giugno 2022 erano operative 7 piattaforme dedicate al real estate: Bildap, Brick Up, Build Around, Concrete Investing, House4Crowd, Re-anima e Walliance. Si tratta di 3 piattaforme in più rispetto allo scorso anno. Inoltre, altre 4 piattaforme sono pronte a presentarsi sul mercato, ovvero: Exre Crowdfunding Real Estate, RealRE, Foxcrowd, UpsideTown e Y-Crowd.

Negli ultimi 12 mesi queste 7 piattaforme hanno raccolto un totale di € 42,97 milioni.

I milioni raccolti salgono a 44,10 se si considerano anche le operazioni di natura immobiliare che sono state presentate su piattaforme equity generaliste come BacktoWork, Crowdfundme, Crowdinvest Italia, Mamacrowd e Opstart.

I risultati del lending crowdfunding

Per quanto riguarda invece le piattaforme lending, al 30 giugno 2022 erano operative in Italia 20 piattaforme di lending specializzate esclusivamente o prevalentemente in ambito immobiliare. Le piattaforme sono: Bridge Asset, Build Lenders, Crowd2Be, Crowdestate, Demetra Lending, Housers, Invest4Italy, Invest-t, Isicrowd, Italy Crowd, ITS Lending, Leone Investments, Prepay, Re-Lender, Re/source, Recrowd, Rendimento Etico, Starcrowd, Trusters e Valore Condiviso.

La raccolta totale nel segmento lending immobiliare nell’arco dell’ultimo anno è stata pari a € 83,15 milioni. Un risultato superiore a quello ottenuto con il modello equity.

I risultati complessivi

Considerando il flusso di raccolta dalle campagne immobiliari proposte dai portali di crowdinvesting italiani, si evince che, da luglio 2021 a giugno 2022, le risorse affluite ammontano a € 127,25 milioni. Nel periodo luglio 2020-giungo 2021 l’importo raccolto è stato di € 92,12 milioni. Nel confronto tra i due periodi si registra, dunque, una crescita del 38,1%.

Secondo le previsioni indicate nello studio, il mercato nei prossimi mesi dovrebbe continuare a crescere linearmente. Alcuni fattori, come l’aumento dei tassi di interesse e le difficoltà di approvvigionamento del materiale edilizio, potranno frenare i volumi, ma i prezzi del mercato immobiliare al momento rimangono sostenuti, soprattutto nelle aree urbane.

Il Team di InstantRender