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In crescita l’interesse per le case in località turistiche

Un’indagine realizzata da FIMAA-Confcommercio in collaborazione con NOMISMA ha monitorato l’andamento del mercato delle case in località turistiche in Italia. I dati di compravendite e locazioni rilevati in 141 località di mare e 76 di montagna e lago confermano un ritrovato interesse della domanda verso il mercato italiano delle abitazioni per vacanza, dopo la consistente battuta d’arresto provocata dalla pandemia.

Le compravendite di abitazioni nelle località turistiche monitorate sono aumentate del 41,1% nel 2021 rispetto al 2020, una variazione superiore alla media nazionale (+34,0%). In particolare, le località marine hanno segnato un +43,4%, quelle montane +35,0%, mentre quelle lacuali +29,6%.

Case in località turistiche: prezzi e segmentazione del mercato

Nel 2022, il prezzo medio per l’acquisto di un’abitazione turistica in Italia è di € 2.550 al mq, con un trend dei prezzi di vendita delle case per vacanza in aumento.

La ripresa dei valori di mercato delle abitazioni riguarda tutte le località turistiche. Gli incrementi più elevati sono stati registrati nelle località di montagna e al lago, con aumenti tra +3,7% e 5%. La crescita dei prezzi nelle località di mare, invece, si attesta tra +2,2% e 2,8%.

Considerando le abitazioni di fascia alta è proprio una località di montagna ad avere i prezzi di vendita più alti. Madonna di Campiglio si posiziona in vetta alla classifica con valori che raggiungono i € 15.000 al mq. Seguono Forte dei Marmi e Capri con € 14.000 al mq, Cortina d’Ampezzo e Santa Margherita Ligure con valori massimi compresi tra i € 13.000 e € 13.500 al mq.

Crescono anche i prezzi delle abitazioni in locazione. Nel 2022 sono cresciuti del 4,8%, in netto miglioramento rispetto al 2021. L’aumento ha interessato maggiormente le località marittime (+5,9%) e le località lacuali (+5,3%), mentre i canoni medi delle località di montagna registrano un aumento molto più contenuto (+1,1%).

Il mercato delle case nelle località turistiche è alimentato principalmente dagli acquisti per utilizzo diretto (64%), in misura inferiore per finalità di investimento (18%) o per un mix delle due motivazioni (18%).

Inoltre, la domanda di abitazioni per vacanza è sostenuta per l’81% dalla componente domestica. Nel 19% si tratta di acquisti fatti da soggetti stranieri. È comunque una percentuale in crescita rispetto alle precedenti rilevazioni. Stessa distinzione anche per quanto riguarda la locazione: 77% componente domestica e 23% componente straniera.

Il Team di InstantRender